PROGETTI

Committente: privato - Casa tardo liberty a Biella - 2014 -

“storia di un restauro che si relaziona con il passato per un recupero conservativo”

Interessante per la conservazione del linguaggio architettonico degli anni trenta del novecento, questo alloggio di circa ottanta metri quadrati è stato restaurato e rivalorizzato negli elementi compositivi principali: distribuzione degli spazi, pavimenti, serramenti, cromatismi interni.



L’elegante ingresso – corridoio è stato mantenuto nel suo impianto originario: porte e cornici d’epoca verniciate a smalto all’acqua satinato, maniglie in alpacca ripulite e rilucidate, il pavimento in marmette di graniglia, che ne disegnano il colore e la forma, restaurato ed intenzionalmente lasciato il più possibile libero da arredi, confermano l'identità dello spazio.
La cucina che accosta antico e moderno, è stata pavimentata in piastrelle di granito gres, mescolando tre diversi tipi di texture color antracite.
Il parquet originario in larice d’america, ben conservato in ogni stanza è stato lamato e verniciato con vernice semiopaca all’acqua.




 
Per utilizzare al meglio la superficie disponibile, è stato ricavato, in un locale molto ridotto di circa mq. 2,00, un secondo bagno, dove la vasca ad incasso sagomata e rastremata verso la zona dove si posizionano le gambe e più larga dove si distende il busto, permette un più agevole movimento del corpo nella zona lavabo.

Una soluzione di questo tipo consente inoltre di guadagnare centimetri utili prolungando la superficie di appoggio del lavabo sopra la parte più stretta della vasca.

Una parte del progetto si riferisce al restauro, alla conservazione dei valori che appartengono alla memoria, alla tradizione, al vissuto: materiali, superfici, forme, luci, colori, sono un segnale identitario; l'intervento si completa con la riqualificazione dettata dalle mutate esigenze di vita.

 








 


Committente: Città di Orta San Giulio (NO) - 2011/2013 -   Restauro e risanamento conservativo del tetto in piode e delle facciate del Palazzo Municipale Villa Bossi - progetto preliminare e definitivo.
progetto esecutivo e direzione lavori del 1° lotto - opere realizzate: rifacimento della copertura del tetto
Progetto approvato dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici del Piemonte.

fronte ovest

L'edificio risalente al XVIII sec., denominato Villa Bossi ed ubicato nell'omonima via, divenne negli anni settanta del secolo scorso proprietà della Città di Orta, che lo trasformò in sede municipale.

Il palazzo a tre piani fuori terra presenta pianta ad elle disposta intorno ad un cortile interno e ad un giardino che si estende sino al lago.


L'accesso all'edificio avviene dalla Via Bossi: un prestigioso androne con soffitto decorato conduce al cortile interno dove affacciano gli ingressi al palazzo, che comprende attualmente destinazioni d'uso a sede municipale, archivio e casa del custode.

L'impianto architettonico del palazzo presenta una facciata principale ad ovest, verso il lago articolata su tre ordini:

l'ordine architettonico al piano terreno è caratterizzato da un loggiato centrale, sostenuto da due colonne in pietra, che dà copertura all'ingresso ed alle due finestre laterali; le due finestre alle estremità della facciata delimitano il fronte. 

Il secondo ordine, separato dal primo con un marcapiano in intonaco di calce, include due finestre e tre portefinestre a balconcino che in parte sormontano il loggiato sottostante.

Caratteristiche di questo piano sono le due decorazioni in stucco ubicate al di sotto delle finestre, rappresentanti delle ghirlande di stampo settecentesco racchiuse all'interno di una cornice. 

Il terzo ordine, costituito da un finto loggiato, chiuso con portefinestre, e da due aperture laterali con ringhiera a filo muro perimetrale, è nettamente separato da quello sottostante tramite un marcapiano in intonaco di calce di semplice fattura.

Il prospetto sud si distingue dal precedente principalmente per le decorazioni in stucco poste sotto i balconcini, che nobilitano, a tipologia alternata, l'eleganza del fronte stesso.

Di grande interesse la facciata est, ossia quella aggettante sulla strettissima Via Bossi, la Via principale della Città di Orta San Giulio.

Caratteristica principale di tale fronte è quella di contenere all'ultimo piano sei finestre ellittiche settecentesche;
tale prospetto è quello che ospita l'accesso principale al complesso e racchiude delle decorazioni a stucco tra l'ingresso stesso ed il sovrastante balconcino.

Il progetto che prevedeva il restauro del tetto in pietra (piode) e delle facciate dell'edificio è stato supportato da una attenta analisi dello stato di degrado della copertura, che evidenziava, in ampie zone, perdita dell'integrità ed ammaloramenti delle pietre, infiltrazioni di acque meteoriche nei locali sottostanti; lo stato di degrado delle facciate evidenziava inoltre un ammaloramento diffuso delle pitture e di parti dell'intonaco.

progetto 

  • relazione storico artistica;
  • indagini e ricerche stratigrafiche;
  • modalità esecutive dell'opera;
  • disegni di progetto.  



                         

                                                           






Committente: Comunità Montana Valle del Cervo la Bürsch (BI) - 2012 -   Programma Regionale delle Infrastrutture Turistiche e Sportive Piemonte 2006. Legge 166/2002. Piano opere connesse ai XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006.
Santuario di San Giovanni Battista: Opere di completamento edificio denominato "Ala Pellegrini" XVIII sec.
progetto preliminare e definitivo:
opere interne riguardanti la rifunzionalizzazione dei locali



Il Santuario di San Giovanni d’Andorno, uno dei più importanti del Biellese, le cui memorie scritte risalgono al secolo XVI, è situato a m. 1020 sul livello del mare, in parte sul territorio comunale di Campiglia Cervo, in parte su quello di San Paolo Cervo.

 
 Il luogo di culto sorse come “sacello” ricavato in una grotta scavata nella roccia, contenente un antico simulacro ligneo del Santo Giovanni Battista.

Nei primi anni del secolo XVII la grotta contenente la statua lignea del Santo fu inglobata nella costruzione della chiesa ultimata nell’anno 1606 come indica la datazione incisa sull’architrave del fronte di ingresso.

La vicenda costruttiva del sistema Santuario, si articola principalmente nell’arco di tre secoli a partire dall’anno 1608 con la costruzione dell’attuale Rettoria e dell’Hosteria (attuale bar – ristorante).

Il Santuario ha progressivamente accresciuto il suo impianto, nell’anno 1680 con la costruzione di parte dell’edificio Parella posto sul lato orientale, nell'anno 1718 con l'ampliamento dell'Hosteria, edificio utilizzato dai pellegrini come soggiorno temporaneo e per gli esercizi spirituali, nell'anno 1776 con la costruzione dell'edificio di completamento del fronte nord e alla fine dell'ottocento con l'ampliamneto verso sud dell'edificio Parella.

L’impianto costruttivo odierno è quello di un complesso architettonico che fa da corona ad una corte aperta sul versante sud, con affaccio panoramico verso valle.


Edificio "Ala Pellegrini":
attorno alla chiesa sorsero le costruzioni seicentesche e settecentesche destinate al soggiorno dei pellegrini, in epoca successiva furono istituite le scuole elementari della Valle e del collegio maschile, in ultimo vennero attivate destinazioni ad uso ricettivo: ristorazione e soggiorno estivo per gli studenti.

Il fabbricato oggetto di intervento è costituito da un piano terreno destinato a locali tecnici ed a due sale di esposizione; il vano scala posto in prossimità della chiesa, conduce ai vari piani; al piano primo il lungo corridoio posto sul lato nord disimpegna una sala riunioni, quattro locali espositivi ed i servizi igienici; il piano secondo ed il piano terzo sono uguali e comprendono complessivamente dieci camere con altrettanti bagni di cui due per disabili.

bibliografia: 
- Delmo Lebole: Storia della Chiesa Biellese. La Pieve di Biella volume V TIP. E LIB. "UNIONE BIELLESE" 1989
 - Gianni Valz Blin: Ospizio - Santuario di San Giovanni d'Andorno Edizioni Lassù gli Ultimi 2004




















Committente: Comune di Benna (BI) - 2010/2012 -   Riqualificazione Cascina Chiesa: sistemazione del magazzino comunale
progetto preliminare, definitivo, esecutivo, direzione lavori.

- Le opere strutturali sono state progettate e dirette dallo studio di ingegneria dott. ing. Claudio Ramella Pezza



Si tratta di un vecchio fabbricato accessorio all’abitazione, a pianta pentagonale irregolare, recentemente destinato a magazzino comunale.

Il fabbricato, con passaggio carraio passante, funge da cerniera di collegamento tra la via Gramsci ed il cortile interno posto ad ovest, sul quale si affacciano altri edifici di proprietà Comunale.




     



La struttura architettonica e portante era costituita da:
  • muratura perimetrale mista in mattoni e pietre con giunti in terra e calce;
  • pilastri centrali e perimetrali in mattoni pieni, a sostegno del tetto (in stato di degrado e non idonei a soddisfare la sicurezza statica ed i requisiti di legge); 
  • muratura di tamponamento, tra i pilastri, in parte in mattoni pieni ed in parte con la caratteristica disposizione a grigliato;
  • due orizzontamenti in c.a. con rinforzi in putrelle, (fortemente degradati), che formavano un soppalco a quota m. 3,35, posti lateralmente al passaggio carraio centrale;
  • tetto, fortemente rimaneggiato, costituito da: piccola e grossa orditura in legno, con copertura mista parte in coppi e parte in tegole piane di cotto;
  • fascia di muratura di tamponamento a struttura grigliata con parti in mattoni  deteriorati ed evidenti distacchi dai pilastri portanti.

progetto

alla luce dello stato di fatto, degli intendimenti dell’Amministrazione Comunale e delle scelte progettuali si è deciso di intervenire, con un progetto di ridefinizione dello spazio interno, di ristrutturazione e restauro del fabbricato.







L'eliminazione dei pilastri centrali non più strutturalmente idonei, di forte limitazione dei movimenti degli automezzi presenti in magazzino, e la costruzione di due travi lamellari ad unica campata ancorate a nuovi pilastri perimetrali in cemento armato, alle quali affidare i carichi del nuovo tetto, sono state le scelte che hanno caratterizzato il progetto.





opere architettoniche 


  • Intelaiatura interna al perimetro murario costituita da pilastri e cordoli in c.a. ai quali affidare il nuovo equilibrio strutturale dell'edificio; 
  • formazione di nuovo tetto in coppi costituito da grossa orditura in legno lamellare, piccola orditura in legno di abete, lastre ecologiche porta coppo e superiore manto di copertura in coppi provenienti dal recupero delle demolizioni;
  • formazione di tavolato rustico in legno a vista nella parte di tetto in aggetto;
  • muratura di tamponamento a struttura grigliata: sostituzione dei mattoni resi inconsistenti dalle intemperie con mattoni recuperati dalle demolizioni, protezione ed impregnazione degli stessi con idrorepellente e consolidante silossanico trasparente;
  • restauro dei muri fessurati mediante operazione di cuci - scuci realizzato con elementi lapidei: mattoni e pietre provenienti dal recupero delle demolizioni, con legante in malta di calce idraulica;
  • rifacimento degli intonaci esterni con malte di risanamento deumidificante resistente ai sali e superiore applicazione di rasatura di calce idraulica naturale.


 










Committente: privato - 2008 -   Restauro e risanamento conservativo di edificio pluripiano sito in piazza Cossato - Biella -
Progetto approvato dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici del Piemonte.
Edificio vincolato ai sensi del Codice dei Beni Culturali del Paesaggio di cui al D. Lgs. 22/01/2004 n. 42 e s.m.i..

L'edificio ubicato nel nucleo storico, era parte dell'antica porta di accesso al rione Vernato.

Il palazzo presenta pianta ad elle, ed è disposto su quattro piani fuori terra con accesso principale dalla Piazza Cossato.
fronte ovest


progetto
 
l'intervento di recupero e di restauro ha interessato principalmente gli elementi architettonici che hanno creato l'dentità dell'edificio:
  • la volta a botte con lunette al piano terreno;
  • i soffitti in legno a cassettoni ai piani superiori; 
  • la scala interna in pietra; 
  • il fronte ovest, sul quale sono leggibili le stratificazioni storiche di numerose modifiche subite nel corso degli anni.







opere di restauro del fronte ovest
fronte ovest
1  sfondo chiaro con tonachina di velatura;  
2 ricostruzione parziale delle merlature ghibelline con vecchi mattoni pieni di recupero;
3  sabbiatura della muratura faccia a vista e dei due piccoli risvolti laterali; 
4 prosecuzione teoria troncopiramidale (abbozzo marcapiano); 
5  realizzazione di sfondato di cm. 10 e copertura con intonaco di colore ocra scuro; 
6  citazione del solaio in legno non più esistente con abbozzo di travi in rovere; 
7  tinteggiatura della muratura faccia a vista con prodotto trasparente, non filmogeno, incolore, ad alta traspirabilità per il consolidamento e la protezione delle superfici sfarinanti; 
8  ricostruzione parziale della muratura faccia a vista con vecchi mattoni pieni di recupero.



opere di restauro al piano terreno della volta a botte con lunette:
  • rimozione delle parti di intonaco residue irrimediabilmente degradate; 
  • sostituzione dei mattoni degradati con mattoni pieni di recupero; 
  • leggera sabbiatura e pulizia dei giunti a calce; 
  • rifacimento dei giunti a calce ove necessario;  
  • stesura di protettivo trasparente non filmogeno;

recupero dei solai in legno mediante restauro delle parti ammalorate, reintegrazioni delle parti mancanti, leggera sabbiatura delle parti a vista, tinteggiatura trasparente opaca;
recupero dei gradini in pietra della scala.









































Committente: privato - 2001/2009 -   Restauro e risanamento conservativo del lato occidentale del Castello di Benna (BI)
progetto e direzione lavori 1° e 2° lotto
Progetto approvato dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici del Piemonte.



La vicenda costruttiva  e ricostruttiva del Castello di Benna si articola a partire dal secolo XI, data dalla quale si sono verificati nel tempo eventi distruttivi ed eventi ricostruttivi come evidenzia il doppio porticato rinascimentale del fronte sud-ovest.

Tali trasformazioni si intrecciano con le mutate destinazioni d'uso avvenute nei secoli; attualmente l'edificio è frammentato in più proprietà private ed in parte di proprietà comunale.


fronte nord-est
Nella seconda metà del secolo XVI il Castello è stato trasformato da fortilizio a maniero e successivamente in varie residenze.

Il tempo ci ha restituito un apparato architettonico ed una struttura muraria che negli anni hanno subito notevoli sconvolgimenti in quanto oggetto di modifiche importanti nell'imposta dei solai, nelle aperture, e nei tamponamenti murari, questi ultimi evidenziano rimaneggiamenti e resti di precedenti parti finestrate.
 


fronte nord-est

La facciata nord-est è l'esempio di come la stratificazione storica degli interventi ci permette una lettura delle trasformazioni subite.



fronte nord-est
Gli elementi di qualità e complessità architettonica sono rappresentati dalle finestre medioevali, dalle porzioni di murature in pietra a vista lavorata ad opus spicatum, dalle cornici in cotto di alcune finestre di epoca rinascimentale.






fronte sud-ovest

Le quinte edilizie sono caratterizzate da apparati murari di diverse epoche, dal periodo medievale a quello novecentesco.

L'intero fabbricato edificato a due piani fuori terra più piano seminterrato, su pianta ad elle, delimita verso sud ovest un cortile interno dal quale si accede all'edificio.




fronte sud-ovest
La facciata a sud ovest presenta due situazioni differenti.

Una parte è rinascimentale : due ordini sovrastanti di archeggi a tutto sesto dalle forme estremamente equilibrate formano un doppio loggiato, con volte a crociera al piano terreno; un apparato dipinto e molto degradato, recante gli stemmi dei Savoia e dei Ferrero è disposto tra gli archi;




le cornici, le colonnine, i capitelli, i medaglioni in cotto sono in uno stato di degrado avanzato e presentano numerose parti mancanti. 

La restante parte della facciata ha una immagine novecentesca ed è priva di elementi architettonici di qualità.




Gli elementi portanti comprendono: muratura perimetrale e trasversale lapidea, orizzontamenti costituiti da volte a botte, a vela e solette in putrelle. Il piano primo si presenta a nudo tetto con struttura lignea e copertura in tegole di cotto, il grande salone è coperto da un mattonato in cotto a vista posato sulla listellatura del tetto (in stato di grave degrado).
All'interno, l'apparato decorativo dipinto è presente in piccoli lembi di muratura, quella che non ha subito gli sconvolgimenti del tessuto murario.



progetto
 
l'intervento di recupero e di restauro riguarda quella parte di Castello, posta sul lato occidentale, che la proprietà si proponeva di riqualificare mediante opere programmate nel tempo, per una destinazione d'uso ricettiva (ristorazione, convegni e conferenze).


Il progetto prevedeva opere di consolidamento strutturale e di restauro architettonico.








part. fronte nord-est



Le fessurazioni, i cedimenti ed i distacchi delle volte dalle murature perimetrali, le lesioni verticali sulle murature, hanno indirizzato le scelte progettuali verso interventi di recupero strutturale e consolidamenti nel rispetto delle preesistenze e dei valori storici ed artistici:

  • inserimento di catene metalliche ancorate e mascherate all'interno dei muri perimetrali;
  • riempimento delle fessurazioni con adeguati betoncini antiritiro;
  • rinforzi all'estradosso delle volte mediante pendinature di sostegno in ferro ancorate a supporti strutturali;



part. fronte nord-est
opere architettoniche
  • eliminazione dei corpi aggiunti di contrasto con i caratteri architettonici dell'edificio;
  • ripristino delle aperture, ove consentito, dei vani originari mediante la demolizione dei tamponamenti esistenti;




  • recupero della scala interna con pedate ed alzate in cotto e cornice delle pedate in travetti di legno;
  • rifacimento del tetto in legno (non più recuperabile), superiore riposizionamento del mattonato in marmette di cotto in parte recuperate dalle demolizioni e rifacimento dei giunti con calce naturale in vista;
  • risarciture delle fessurazioni e ripristino del paramento murario eseguito con vecchi mattoni pieni di recupero dalle demolizioni e legante in malta di calce idraulica;
  • ripristino del portico rinascimentale mediante la demolizione dei tamponamenti murari di chiusura di due arcate;
  • trattamento delle murature lapidee facciavista con pitture idroreppellenti, traspiranti, trasparenti;
  • spicconatura di parti di intonaco residue irrimediabilmente degradate e rifacimento dello stesso con materiali deumidificanti e traspiranti a base di calce idraulica naturale ad alto contenuto di pozzolana.














Committente: Comune di Benna (BI) - 1996/1998 -   Restauro architettonico, e ristrutturazione di parte del Castello, sec. XII, per la realizzazione dell'asilo infantile San Giovanni.
progetto esecutivo e direzione lavori
Progetto approvato dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici del Piemonte.



fronte sud-ovest
L'intervento di ristrutturazione e di restauro, ha interessato quella parte di Castello, edificato su pianta rettangolare, in due piani fuori terra, il cui sito confina con la Via Conte Gianasso.
 
L'edificio concesso in comodato al Comune, a datare dal 1899 fu adattato ad ospitare l'asilo infantile retto da religiose, e l'amministrazione dello stesso assunse negli anni precedenti il secondo conflitto mondiale la figura giuridica di Ente Morale ed in seguito IPAB.


L'Amministrazione Comunale si è proposta di attuare le opere di restauro e di rifunzionalizzazione necessarie per la realizzazione, al piano terreno, di una unità pedagogica di scuola materna.
 






fronte sud-ovest


La situazione dello stato dell'arte dell'edificio comprendeva una struttura muraria portante perimetrale e trasversale mista in mattoni e pietrame, orizzontamenti a tipologia diversificata che comprendeva volte in mattoni, solai in travi ed assiti in legno, parti di solai in putrelle e voltini.

La spicconatura degli intonaci esterni ha reso visibili, stratificazioni presenti nell'apparato murario con evidenti rimaneggiamenti, i resti di precedenti aperture, ed alcune partiture di cantonali in granito che hanno evidenziato le diverse fasi costruttive dell'edificio.










progetto


fronte sud-ovest
Il progetto di restauro, nell'intento di proporre una lettura degli elementi architettonici riportati alla luce in un contesto armonico, prevedeva quale primo intervento, l'esecuzione di opere di liberazione del fabbricato da tutti i corpi aggiunti che ne hanno alterato l'aspetto originario (tettoie, piccoli edifici in muratura, canne fumarie etc).



Nel rispetto delle preesistenze di valore storico - artistico sono state realizzate opere di restauro architettonico che riguardavano principalmente i seguenti interventi:

fronte sud-est
  •  riapertura delle finestre monofore di sottotetto mediante la demolizione delle partizioni murarie di tamponamento;
  • restauro dei voltini delle finestre monofore ed inserimento di serramenti a specchiatura unica;
  • ripristino dell'androne della torretta lato sud ovest mediante demolizione della muratura di tamponamento e riutilizzo dello stesso quale nuovo accesso alla scuola  materna    senza   barriere                                                       architettoniche


  • leggera sabbiatura delle solette in legno, sostituzione degli assoni marcescenti ed integrazione di quelli mancanti;
  • lavorazione delle murature lapidee con operazioni cuci - scuci per ricomporre le fessurazioni e le sbrecciature faccia a vista;
  • utilizzazione di tutte le vie naturali : camini dismessi, vani armadi, etc. per l'inserimento degli impianti tecnologici;
  • formazione sul lato nord - est e sud - est di alcuni sfondati a vista per sottolineare le aperture preesistenti;
  • trattamento delle murature lapidee faccia - vista con pitture idrorepellenti, traspiranti, trasparenti;
  • formazione di intonaci traspiranti a base di calce idraulica naturale per il risanamento delle murature umide. 










Committente: Comunità Montana Bassa Valle Cervo (BI) - 1998/2000 -   Risanamento conservativo della propria sede in Andorno Micca.
progetto esecutivo e direzione lavori

progetto

opere di rifunzionalizzazione dello spazio al piano terreno con destinazione d'uso a sala convegni, sistemazione delle facciate.





















Committente: privato - 1993/1994 -   Opere di ristrutturazione dell'edificio residenziale Cascina Serramonda in Biella
progetto e direzione lavori


dimora di una famiglia costituita da più nuclei per ritrovarsi nel tempo libero


Il cotto, la pietra, il legno, il ferro, sono gli elementi materici che esprimono la riconoscibilità e l'dentità di questo edificio immerso in uno spazio verde di 40 mila metri quadrati.






Un luogo dove la complessità del paesaggio è pressochè integra: aree boscate, prati, orti esprimono le caratteristiche di un ambiente che ha mantenuto nel tempo vocazione specifica, una precisa identità paesaggistica.

 











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